Anche se fa paura si può chiedere aiuto

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Anche se fa paura si può chiedere aiuto

La testimonianza di Benedetta, paziente sostenuta da FARO dopo, il nostro servizio di sostegno al lutto

Da un anno a questa parte sento di essere cambiata molto, la mia vita si è stravolta e ho dovuto imparare a ricostruirmi, perché quando perdi qualcuno di caro perdi anche uno dei pezzi che ti compongono.

Ho perso mia mamma a causa di un tumore, la morte e la malattia sono massi che mi sono ritrovata a portare con me per tanto, come dei pesi da sorreggere sulla schiena; la visione che avevo del mondo era cambiata, era offuscata dalla tristezza, e dalla rabbia; mi sono ritrovata più volte a chiedermi perché fosse capitato proprio a me e perché non potessi avere una vita normale come quella delle persone che avevo intorno.

Per riottenere la mia felicità ho avuto bisogno di fare un percorso con una psicologa che io penso mi abbia salvata, inizialmente l’idea di dover dire ad alta voce pensieri che avevo nascosto per tanto dentro di me mi terrorizzava, nonostante ciò sapevo che era la cosa giusta da fare per stare bene; perciò per un anno ho parlato di come stessi e finalmente quei massi che mi portavo sulla schiena sono oggi cicatrici, non posso eliminarle, fanno parte di me, e ne vado fiera, mi ricordano quanto posso essere forte e quanto ho dovuto lottare perché non è stato un percorso semplice, ho dovuto entrare in contatto con la mia tristezza, che per molto ho cercato di evitare, perché mi faceva paura.

Dopo più di un anno dal lutto, sono orgogliosa di dire di essere tornata felice, sono serena e la visione di quello che mi circonda è cambiata in meglio, non solo per merito mio ma anche dell’aiuto di due persone in particolare che sono riuscite a starmi vicino, mio padre, e la psicologa, che non smetterò mai di ringraziare.