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13/07/2022
Uno sguardo verso il mondo delle cure palliative con la FARO
Un’esperienza toccante e formativa che accresce la persona e fa guardare il mondo con altri occhi
“Cosa ti aspetti da questa esperienza?”.
Una frase semplice, quasi scontata, un piccolo contenitore in cui posizionare noi stessi, i nostri sogni, le nostre passioni, insomma una risposta che potesse parlare di noi. Eppure è semplice… cosa ci saremmo mai potuti aspettare da queste 50 ore di PCTO passate insieme tra le mura degli hospice FARO di Torino?
Discostandosi dalla solita esperienza lavorativa gli incontri alla Fondazione ci hanno introdotti alle cure palliative e all’atmosfera che avvolge questo mondo.
Tra aspiranti studenti e studentesse in ambito medico e amanti di arte e filosofia, le tante piccole realtà in bilico tra vita e morte hanno tirato fuori da noi ben altro: la voglia di vivere, quando sopravvivere non è più un’opzione.
Filosofia, arte e musica, dai banchi di scuola alla mera quotidianità, hanno assunto per noi studenti qualcosa di più, che va oltre una semplice lezione, un bel dipinto, un disegno abbozzato o una melodia messa a tutto volume per dimenticare per un momento il presente. Questi piccoli pezzi di quotidianità hanno ora un gusto completamente nuovo: sanno di vita che va oltre il dolore.
Immersi nel verde della collina di Torino, nel paradosso tra una vista edenica sulla città e la cruda realtà della malattia, abbiamo imparato a capire operatori e pazienti, abbattendo pregiudizi e costruendo esperienze fortificanti.
“L’esperienza alla FARO ha cambiato completamente il valore di certi aspetti della vita, non pensavo, quando ho sottoscritto il mio nome a questo progetto, di portarmi a casa una così bella esperienza”. Ecco il parere di uno dei dodici studenti che hanno preso parte all’iniziativa, un valore aggiunto alla solita routine di un adolescente. Con questa esperienza ci portiamo a casa, tra le tante cose, la riscoperta della bellezza dei rapporti umani e l’importanza della felicità, soprattutto nei momenti che non sembrano lasciarle spazio.