News ed eventi
15/03/2023
40 anni di Fondazione FARO: presentato il cartellone di eventi
È stato presentato questa mattina, presso la Sala delle Colonne del Comune di Torino, il cartellone di eventi organizzato dalla Fondazione FARO per celebrare accanto alla cittadinanza i suoi 40 anni di attività. Un anniversario che vede la Fondazione sempre più impegnata nel garantire l’accesso a cure palliative specialistiche a chiunque ne abbia bisogno, a casa e in hospice, restando accanto ai pazienti e alle loro famiglie. Per ringraziare la cittadinanza e sensibilizzare sul tema, la FARO ha organizzato una serie di iniziative rivolte alla comunità scientifica, ai cittadini e a tutti gli interessati.
«Ribadiamo, come Città, la nostra vicinanza e il nostro sostegno alla FARO e alla sua mission» commenta il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, intervenuto durante la conferenza stampa. «40 anni sono un anniversario importante, che porta a pensare a tutto ciò che è stato fatto e si può fare, grazie alle donne e agli uomini della FARO che si spendono per aiutare gli altri».
Fitto il calendario di eventi, che spaziano dalla musica agli incontri culturali, dallo sport ai convegni. «Senza il supporto dei cittadini che da sempre ci sono accanto non potremmo garantire il servizio di assistenza, che si basa soprattutto sulle donazioni, sul 5×1000 e sui lasciti di tanti sostenitori» ha ricordato Giuseppe Cravetto, Presidente della Fondazione FARO.
«La Regione Piemonte sostiene la FARO, una realtà che interviene in situazioni che riguardano tutti noi» afferma Andrea Tronzano, Assessore al Bilancio della Regione Piemonte, portando i saluti del Presidente regionale Alberto Cirio.
Ad aprire il cartellone, questa domenica 19 marzo, sarà la manifestazione sportiva ACUS RUN, come ricordato dalla Presidente del Consiglio Comunale della Città di Torino Maria Grazia Grippo: «Questo evento è a sostegno di un progetto della FARO particolarmente importante, perché dedicato alle famiglie più in difficoltà dal punto di vista socioeconomico e perdipiù colpite dalla malattia. Spero che in tanti possano partecipare a questa corsa e camminata, che si svolgeranno lungo le rive del Po».
In occasione del 40° anniversario, la FARO lancia anche l’iniziativa “Giugno mese della Ricerca FARO in cure palliative”, promossa per la prima volta dalla Fondazione per sensibilizzare sull’importanza della Ricerca in questo ambito. «Emerge l’attenzione verso l’innovazione e il progresso da parte della FARO – commenta al riguardo Jacopo Rosatelli, Assessore alle Politiche Sociali della Città di Torino – Ricerca non solo per lenire il dolore, ma per migliorare la qualità di vita e dell’assistenza».
Tra gli eventi, anche un ciclo di incontri in collaborazione con il Circolo dei Lettori di Torino e il Festival Torino Spiritualità. «Si tratterà di uno spazio di dialogo su argomenti delicati che le cure palliative incontrano quotidianamente, con riferimento all’esperienza della vita e un’attenzione particolare al suo concludersi» spiega Carola Messina del Circolo dei Lettori.
Gli eventi promossi si svolgeranno anche presso Carignano e la delegazione di FARO Lanzo, con la presenza di numerosi volontari che organizzeranno nel mese di settembre una giornata di studi: «Il convegno vuole affrontare il tema dell’evoluzione del ruolo del volontario nelle cure palliative con particolare attenzione alle esperienze più significative e con uno sguardo al futuro. Interverranno esponenti del campo scientifico della ricerca, delle cure palliative e rappresentanti delle varie associazioni di volontariato piemontesi e nazionali» spiega Gianni Cauda, presidente degli Amici della FARO.
«40 anni sono una ricorrenza che deve essere adeguatamente valorizzata» afferma Alessandro Valle, Direttore Sanitario della Fondazione FARO. «Tra le varie iniziative ci sarà a ottobre un convegno che vuole essere un’occasione per fare cultura, per accogliere chi ci ha sostenuto e ci sostiene, per riunire relatori di elevatissima competenza scientifica, ma che sono anche amici con cui condividiamo la mission di diffondere nel mondo i principi delle cure palliative».
In Sala anche Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo.
«La Fondazione Compagnia di San Paolo sostiene progetti che mettono al centro le persone e offrono a chi ha bisogno di cura gli strumenti utili a garantire una piena libertà di scelta e la migliore qualità di vita possibile. La Fondazione Faro da 40 anni assiste le persone che necessitano di cure palliative specialistiche e siamo al loro fianco attraverso il nostro sostegno, in particolare attraverso le risorse del “Fondo Opera di Alfredo Cornaglia”, gestito dalla Compagnia di San Paolo secondo le volontà del medico e benefattore Alfredo Cornaglia. Il Fondo rappresenta un modello nella relazione tra Compagnia di San Paolo e i benefattori privati, che consente alla nostra Fondazione di agire come una piattaforma filantropica aperta, mettendo a disposizione professionalità e competenze per il bene comune».
Gran finale, per la chiusura del cartellone, il concerto del Maestro Uto Ughi, che suonerà a sostegno della FARO il 21 ottobre presso l’Auditorium RAI di Torino. «Sono felice di essere accanto alla Fondazione FARO in occasione dei suoi 40 anni di attività in cure palliative» ha fatto sapere il Maestro in una nota. «È un grande onore avere con noi Uto Ughi, la cui grandezza artistica è pari a quella umana» interviene Luigi Stella, Direttore Generale della Fondazione FARO. «Durante il mese di giugno dedicato alla ricerca in FARO, tra gli appuntamenti divulgativi importanti ci sarà anche il suggello della collaborazione con la Nazionale Italiana Cantanti, con cui si faranno alcune iniziative. Aspettiamo la cittadinanza a questi eventi che si svolgeranno durante tutto il corso del 2023 e che abbiamo presentato proprio oggi, 15 marzo, in occasione dell’anniversario della Legge 38/2010 sulle cure palliative e la terapia del dolore».
Presente anche il Professore Oscar Bertetto, tra i fondatori della FARO che ha ricordato il percorso che la Fondazione ha fatto fino a oggi: «questi primi 40 anni non sono un traguardo, ma solo l’inizio».